Il Consiglio italiano per i rifugiati presenta il Rapporto sul diritto all'unità familiare
n Italia, dall’inizio del 2012, 65.300 cittadini stranieri hanno
presentato domanda di ricongiungimento familiare. Il diritto all’unità
delle famiglie è particolarmente importante per coloro che chiedono
asilo e protezione umanitaria: proprio a loro è dedicato il Rapporto
“Ritrovarsi per ricostruire”, presentato ieri dal Consiglio italiano per
i rifugiati. Davide Maggiore ha chiesto a Christopher Hein, che ne è il direttore, quale quadro emerge dal dossier
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Spietata Albione con i rifugiati
L’Inghilterra ha respinto, nel 2012, il 64% delle richieste d’asilo. Sono questi i dati forniti dal Consiglio dei Rifugiati.
Che lancia un appello all’U.K. Border Agency per far fronte alle
condizioni di povertà e pericolo in cui sono costrette a vivere queste
persone in attesa di una corretta analisi dei loro dossier. Come, ad
esempio, la possibilità di poter lavorare legalmente, maggiori misure di
sicurezza per le donne spesso soggette ad atti di violenza, il diritto a
beneficiare sia dei servizi sanitari di base, sia di adeguate forme di
sostegno finanziario.
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Emergenza Nordafrica
Manca poco alla scadenza del 31 dicembre quando sarà ufficialmente
conclusa la cosiddetta “Emergenza nordafrica” causata dall’arrivo
massiccio di tunisini e libici. I fondi stanziati dal Governo italiano
per la loro assistenza, termineranno a fine anno e queste persone non
potranno più usufruire di vitto e alloggio. Cosa ne sarà di loro dal 1°
gennaio 2013? In studio con Josephine Alessio, Cristopher Heine, direttore del CIR (Consiglio Italiano Rifugiati) e Gianluca Petruzzo, fondatore dell’Associazione antirazzista interetnica 3 febbraio.
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Richiedenti asilo e rifugiati. Quasi 8 mila accolti da Comuni e Province, +11% in un anno
Aumenta nel 2011 il numero di rifugiati e richiedenti asilo accolti
nella rete degli enti locali del Sistema di protezione per richiedenti
asilo (Sprar): quasi l’11 per cento in più rispetto all’anno precedente.
È quanto emerge dal Rapporto annuale dello Sprar, curato da Cittalia e
presentato oggi a Milano da Anci e Ministero dell’Interno, insieme
all’assessorato alle politiche sociali del capoluogo lombardo.
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Festival del Cinema dei Diritti Umani: Presentata la quarta edizione dell'Atlante delle Guerre e dei Conflitti
Il progetto nasce dall'idea dall'inviato di guerra Raffaele Procco della
Rai di Trento che, agli inizi del 2008, decide di trovare un “luogo
fisico” dove concentrare le informazioni su tutti i conflitti in corso
nel mondo. Col tempo si avvale della collaborazione di altri
reporters/fotografi e del supporto di alcuni enti locali disseminati in
tutto il paese che permettono di stampare i primi esemplari
dell'Atlante.
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Rifugiati, quando l’accoglienza funziona
Il conto alla rovescia si fa sentire. A fine dicembre sono in 18 mila
a concludere l’accoglienza e un’inquietudine palpabile attraversa
comunità alloggio, cooperative sociali, uffici di enti locali e
albergatori. Mettere fine all’emergenza umanitaria significa
innanzitutto fermare il trasferimento di fondi dal governo agli enti
locali e ai così detti “soggetti attuatori”, incaricati del
coordinamento degli interventi di accoglienza, realizzati poi da comuni,
privato sociale, strutture residenziali. Un miliardo e 300 milioni di euro
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Immigrati da 17 mesi in albergomaxispreco da cinquanta milioniSpunta il mercato nero dei ticket
Diciassette mesi e cinquantacinque milioni dopo, il gioco dell’oca degli
immigrati torna alla casella di partenza. I 2082 migranti arrivati in
Campania nel maggio del 2011, all’indomani dello scoppio della guerra
libica, dal 31 dicembre non saranno più «curati» dalla Protezione civile
che non pagherà più le rette agli alberghi e alle strutture di
accoglienza. Nella Provincia di Napoli sono arrivate 1163 persone, 728
in città. Si tratta di aspiranti allo status di rifugiati.
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Rifugiati libici - terminata l'emergenza?
Dall'1 gennaio finisce l'assistenza ai rifugiati libici, Prefettura: "Terminata fase di emergenza"
Centoventotto
migranti dalla Libia ospitati dalla provincia di Lecco (a seguito dei
fatti del 2011), diventati gradualmente i 76 di oggi.
Queste le cifre fornite dalla Prefettura di Lecco che, come le altre
Prefetture provinciali lombarde, erano state coinvolte dal soggetto
attuatore regionale (il VicePrefetto di Milano) nella gestione
emergenziale dell'assistenza.
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